domenica 12 luglio 2015

VirScan, il test che scopre tutti i virus con una sola goccia di sangue

VirScan, il test che scopre tutti i virus con una sola goccia di sangue

Il nuovo esame rivela infezioni presenti e passate. Per crearlo è stata studiata la storia virale di 569 persone sparse per i quattro continenti. Sembra il nome di un antivirus per computer, invece VirScan è l’ultima frontiera della diagnostica medica. Un test capace di identificare in una volta sola le tracce di tutti virus con cui siamo venuti a contatto nel corso della vita. Le infezioni presenti e passate, e anche quelle da cui ci siamo protetti con la vaccinazione. Raffreddori, influenze, herpes, morbillo, rosolia e, se siamo stati sfortunati, molto altro ancora.Come funzionaSi calcola che il viroma umano, cioè l’insieme dei virus che infettano l’uomo, sia costituito da oltre 200 specie e mille ceppi. VirScan li copre tutti. Per ricostruire la storia virale di una persona non serve neppure un microlitro di sangue, meno di una goccia. Il nuovo metodo è stato presentato sul numero di Science del 5 giugno da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e dell’Harvard Medical School. È sensibile e specifico come i test classici che rivelano un solo virus per volta. Non costa nemmeno molto: appena 25 dollari a campione. Per costruirlo Stephen Elledge e colleghi hanno sintetizzato oltre 90.000 segmenti di Dna che sono serviti a produrre altrettanti pezzetti di proteine virali (peptidi). Una volta messi a contatto con la goccia di sangue, solo quelli che trovano degli anticorpi corrispondenti vengono legati, gli altri possono essere lavati via. Gli anticorpi vengono prodotti dal sistema immunitario in seguito all’infezione e possono rimanere nel sangue per decenni, perciò rappresentano le tracce lasciate dai virus a cui siamo stati esposti. I ricercatori hanno analizzato in questo modo la storia virale di 569 persone sparse in quattro continenti (Stati Uniti, Tailandia, Perù e Sudafrica). Hanno esaminato circa 100 milioni di interazioni tra anticorpi e frammenti virali, con un’indagine che da sola ci consegna più dati di tutte quelle eseguite nella storia della virologia.In media si conta il passaggio di una decina di virusIl numero di infezioni virali che ogni individuo ha contratto dipende dall’età ma anche dal luogo in cui vive: tende a essere minore per gli statunitensi (e presumibilmente per gli europei) rispetto agli abitanti dei paesi in via di sviluppo. Inoltre la sieropositività all’Hiv, com’era prevedibile, si accompagna facilmente alla presenza di altri virus. In media ogni persona conserva dentro di sé le tracce del passaggio di una decina di virus, ma il numero può essere molto più alto. Il record appartiene a due persone per cui il test ha dato esito positivo per 84 virus. Il nuovo strumento dovrebbe aiutare i ricercatori a capire meglio il funzionamento del sistema immunitario, in particolare come le sue interazioni con i virus contribuiscano a patologie complesse come diabete di tipo 1 e asma. Tutto lascia sperare che le conoscenze acquisite dall’analisi del viroma possano rivelarsi utili anche per la progettazione di nuovi vaccini. Il prossimo passo, comunque, sarà utilizzare lo stesso approccio per gli anticorpi che il nostro organismo rivolge contro se stesso generando le malattie autoimmuni e per quelli che servono a difenderci da altri organismi patogeni come funghi e batteri. Il costo? 20 euro circa. 

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